Descrizione progetto: efficacia delle strategie di audit e feedback per migliorare la pratica sanitaria e l’equità nei pazienti affetti da cardiopatie.
Il WP5 sta lavorando per sviluppare una strategia di implementazione di audit e feedback, valutandone l’efficacia. L’obiettivo è migliorare la pratica sanitaria, riducendo la disparità osservate, nella gestione ospedaliera e post-dimissione dei pazienti affetti da cardiopatie, con un focus specifico su tre principali patologie cardiovascolari: infarto miocardico acuto, insufficienza cardiaca acuta e malattia valvolare aortica. L’obiettivo è anche quello di quantificare il vantaggio clinico dell’utilizzo di metodologie innovative di data mining per validare e integrare i dati provenienti da differenti database amministrativi, nel contesto cardiovascolare. A che punto siamo? Quali sono le criticità incontrate fin qui e quale è stato l’impatto dell’emergenza Covid-19 sul progetto?
“Sulla base delle patologie di interesse per il progetto (infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco acuto) abbiamo individuato gli indicatori clinicamente più rilevanti, come la mortalità ospedaliera, mortalità e ricovero a 30 giorni e a 1 anno”, spiega Giancarlo Marenzi, Principal Investigator per il programma di rete EASY-NET del WP della Lombardia. Tra gli altri parametri identificati vi sono gli accessi al Pronto Soccorso a 30 giorni e a 1 anno. Resta da definire nel dettaglio come restituire i dati ai professionisti, e, come spiega Marenzi: “la strategia di feedback che è stata messa a punto da esperti della Regione Lombardia, dovrà essere poi discussa con il gruppo di lavoro”.
Quali sono le collaborazioni attivate fin qui?
Nell’istituzione del gruppo di lavoro, sono stati coinvolti anche Corrado Lettieri, referente Lombardo della Società Italiana di Cardiologia Interventistica, Fabrizio Oliva, referente regionale dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologici Ospedalieri, e Pietro Barbieri, consulente dell’Ospedale San Raffaele.
Per valutare l’efficacia delle strategie dell’A&F nel migliorare la pratica sanitaria e l’equità nei pazienti affetti da cardiopatie, il WP5 conta di partire dai database amministrativi (scheda di dimissione ospedaliera, accessi al Pronto Soccorso, verbali di visite ambulatoriali, test di laboratorio, esami diagnostici, ricette di medicinali soggetti a prescrizione medica), clinici e anagrafici della Regione Lombardia e i dati dei registri lombardi delle società scientifiche.
Sulla base di queste analisi, che verranno portate a termine nei prossimi sei mesi, verranno individuati gli operatori sanitari lombardi (ospedali e ATS) che presentano valori anomali (outliers), in termini di scostamento significativo degli indicatori dai valori medi e di riferimento regionali e dalle tendenze temporali. Gli outliers saranno randomizzati in due gruppi: un gruppo in cui saranno implementati programmi di feedback e un gruppo di controllo senza feedback. Gli interventi saranno diversi in funzione della patologia, concentrando l’intervento, soprattutto, sull’infarto miocardico acuto e lo scompenso cardiaco acuto.
Quali sono le criticità incontrate fin qui e quale è stato l’impatto dell’emergenza Covid-19?
L’emergenza Covid-19 ha ridefinito i contesti clinici per i quali gli interventi di A&F sono stati disegnati e sicuramente ha avuto un impatto significativo sugli interventi di A&F previsti nell’ambito di questo WP.
La gestione di Covid-19 ha portato, infatti, ad una riorganizzazione dell’emergenza cardiologica presso IRCCS Centro Cardiologico Monzino. L’epidemia scatenata dalla diffusione del virus sars-cov-2 ha avuto un impatto in generale sull’organizzazione degli ospedali della Lombardia e di molte altre aree del Nord Italia, con diversi reparti che sono stati convertiti a terapie intensive o a reparti “Covid”.
“L’emergenza ha coinvolto tutti i nostri reparti, ma dal nostro punto di vista, ovvero quello della terapia intensiva cardiologica, la continuità di cura per i pazienti cardiopatici è stata garantita”, spiega Giancarlo Marenzi, PI del WP 5 e Direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica dell’IRCCS Centro Cardiologico Monzino di Milano, che è stato indicato come uno dei centri “Macro-hub” regionali per il trattamento dei pazienti cardiopatici. “Essendo una struttura mono-specialistica ha dovuto farsi carico anche dei pazienti di altri ospedali policlinici che dovevano dedicarsi prevalentemente alla cura dei pazienti con patologie legate al coronavirus”, aggiunge Marenzi. Nelle fasi più acute dell’emergenza sanitaria da Covid-19 è stato ridotto il numero dei centri collettori per le emergenza cardiologiche, con un conseguente aumento dei pazienti da gestire nei singoli centri. A fronte di questo, un dato interessante, tuttavia, è che si è assistito ad una riduzione drastica dei ricoveri dei pazienti cardiopatici, in particolar modo per quanto riguarda l’infarto.
Tra le criticità incontrate, anche prima dell’era Covid-19, sicuramente c’era stato già il cambio dei referenti e del responsabile dei database regionali nella fase iniziale che aveva determinato qualche ritardo nell’avvio dell’analisi e che unitamente all’emergenza sanitaria ha comportato una difficoltà a reperire i dati da analizzare, con un impatto maggiore sulla fase di audit. “L’impatto dell’emergenza Covid-19 potrebbe essere arginato limitando la fase di audit a dicembre 2019”, spiega Marenzi, “cambiando la finestra temporale dell’intervento; con qualche criticità che potrebbe presentarsi nella fase di feedback”. Un’altra possibilità sarebbe provare a ridefinire gli indicatori e integrarli, tenendo conto della Covid-19, con l’incertezza di non sapere quanto durerà l’emergenza.
“La sfida vera sarebbe quella di cambiare in itinere gli obiettivi per comprendere il ruolo dell’A&F calato nei processi reali in sanità”, aggiunge Fabrizio Veglia, CoPi del WP5 e coordinatore dell’Unità di Biostatistica del Centro Cardiologico Monzino IRCCS di Milano, “interrogandosi su come l’emergenza da Covid-19 abbia modificato le performance delle cardiologie”. Si tratterebbe di dare un significato nuovo allo strumento dell’A&F attraverso il programma di ricerca EASY-NET, ovvero usare le metodologie dell’A&F per supportare e migliorare la tempestività e la qualità dell’assistenza e per potenziare i sistemi di monitoraggio Covid-19 oriented.
Iscriviti alla newsletter per essere informato sulle attività di EASY-NET e ricevere gli aggiornamenti sui prossimi appuntamenti.
Processing, please wait…