WP 1 – Lazio – Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, ASL Roma 1
Descrizione progetto: Valutazione comparativa di efficacia di strategie di Audit e Feedback (A&F) per migliorare i percorsi integrati di cura di condizioni croniche acute. Oltre a migliorare adeguatezza e tempestività negli interventi di emergenza, il WP1, coordinato dal DEPLazio, lavorerà sui percorsi assistenziali integrati per le malattie croniche.
LAZIO-CRONICITÀ
Quale è lo stato di avanzamento dei lavori in relazione all’intervento del WP1 Lazio dedicato alla valutazione comparativa delle strategie di Audit and Feedback per la gestione del paziente cronico?
“Dopo un’attenta valutazione delle risorse presenti sul territorio, si è deciso di modificare il disegno dello studio. Non verrà implementato un randomized cluster trial ma saranno utilizzate opportune metodologie basate su valutazioni pre-post, come le ‘serie storiche interrotte’ o i ‘disegni pre-post con gruppo di controllo’”, spiega Mirko Di Martino, sottolineando come la modifica del disegno dello studio non avrà alcun impatto sul budget del Progetto.
Il 3 ottobre 2019, presso il Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. del Lazio, si è tenuta una riunione in cui sono stati presentati obiettivi e metodologie del progetto EASY-NET per quanto riguarda la regione Lazio, sotto-progetto cronicità. All’incontro hanno partecipato i referenti delle ASL del Lazio. Le patologie su cui verteranno le valutazioni comparative dell’efficacia delle strategie di Audit & Feedback per migliorare i modelli di assistenza sanitaria, all’interno del progetto EASY-NET per il Lazio, sotto-progetto cronicità sono il Diabete e la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
La scelta definitiva della metodologia dipenderà dalle modalità di “reclutamento” dei MMG che, allo stato attuale, non sono ancora state definite con il necessario livello di dettaglio. “Sulla base di un incontro preliminare con la Direzione Aziendale della ASL Roma 1 e con i dirigenti regionali dell’Area ‘Rete integrata del territorio’, era sembrata preferibile l’ipotesi di non arruolare i singoli Medici di medicina generale, eterogeneamente distribuiti sul territorio della regione, ma le Unità di Cure Primarie cui i Medici afferiscono”, precisa infatti Di Martino.L’incontro di ottobre è stato l’occasione per illustrare ai referenti delle ASL le modalità di partecipazione allo studio che potranno essere modulate in base alle esigenze organizzative e strategiche delle singole ASL. Le direzioni aziendali potranno anche decidere se coinvolgere tutti i Medici di medicina generale (MMG), solo quelli di selezionati Distretti Sanitari oppure soltanto alcuni gruppi strutturati di MMG.
Si evidenzia come il Progetto, pur essendo strettamente orientato alla ricerca, si propone come strumento a supporto della programmazione sanitaria regionale. A tal proposito, viene segnalato che saranno messe in atto tutte le azioni necessarie per armonizzare le definizioni e gli strumenti utilizzati nel Progetto con quelli già in uso dalla Regione Lazio per la gestione del paziente cronico e multi-cronico, al fine di non creare duplicazioni e semplificare il sistema. Vengono, inoltre, decritti alcuni strumenti formali per la gestione del Progetto, come gli Atti di nomina aziendali per il trattamento dei dati personali e i moduli per raccogliere il consenso informato sui pazienti affetti dalle patologie croniche di interesse. Un incontro con tutti i referenti nominati dalle ASL della regione sarà orientato a definire gli aspetti più operativi del Progetto e le modalità operative per il “reclutamento” dei Medici di medicina generale.
LAZIO-EMERGENZA
A che punto siamo con il gruppo di lavoro del WP1 Lazio relativo alle patologie acute che si sta concentrando sulle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari?
Il gruppo di lavoro della Regione Lazio che si occuperà si occupa di Emergenza si concentrerà sulla capacità di un intervento di A&F di andare a modificare in meglio l’assistenza dei pazienti con patologie cardiovascolari e cerebrovascolari in acuto. Un contributo importante arriverà anche dal Programma Regionale Valutazione Esiti (P.Re.Val.E) che da tempo utilizza un processo virtuoso di Audit clinici e organizzativi, fino all’autovalutazione interna in tempo quasi reale con cadenza mensile con gli strumenti messi a disposizione sul sito del P.Re.Val.E, per dare un Feedback costante alle strutture della Regione Lazio, con periodicità semestrale o annuale. La fase iniziale prevede la valutazione di quanto siano diffusi questi strumenti già esistenti, poi l’arruolamento delle strutture.
“Il programma prevede il coinvolgimento dei professionisti impegnati nei Tavoli di Lavoro regionali sulle Reti Tempo-dipendenti per l’IMA e per l’ictus cerebrale. Il progetto è stato presentato in sede dei Tavoli regionali; i professionisti e l’ARES 118 sono stati invitati a prendere parte al progetto”, spiega Luigi Pinnarelli del gruppo di lavoro WP1.
Il 29 gennaio 2020, presso il DEP, si è svolta la riunione di avvio attività del WP 1 Lazio – Emergenza. Alla riunione hanno preso parte molte molti dei centri e dei professionisti coinvolti nel progetto: RM 1 – P.O. S. Spirito; RM 1 – Ospedale S. Carlo di Nancy; RM 1 – P.U. Agostino Gemelli; RM 1 – P.U. Umberto I; RM 1 – A.O. S. Andrea; RM 2 – Presidio Sant’Eugenio- C.T.O.; RM 2 – Ospedale Sandro Pertini; RM 2 – P.U. Tor Vergata; RM 4 – Ospedale S. Paolo; RM 6 – Ospedale dei Castelli; RIETI – S. Camillo De Lellis; VITERBO – P.O. Bel Colle; LATINA – Ospedale S. Maria Goretti. In questa occasione è stato fornito ai presenti un questionario per conoscere l’adesione al progetto, il nome del referente, i requisiti di fattibilità nell’ambito del proprio contesto clinico-organizzativo e la disponibilità a partecipare come controllo oppure con intervento attivo di Audit & Feedback.
“Alla fine dei due anni, la durata prevista per questo progetto, si andrà a rivalutare quale sarà l’impatto in termini di rimodulazione degli indicatori di esito che permettono di valutare la qualità dell’assistenza, ovvero l’impatto dei programmi di A&F con la speranza di migliorare da una parte la capacità di gestire i pazienti con patologia cerebro- e cardio-vascolari in fase acuta, quindi migliorare l’appropriatezza dei trattamenti e soprattutto migliorare la tempestività dei trattamenti che è fondamentale per la qualità dell’assistenza di questi pazienti”, conclude Pinnarelli.
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